E’ da diverso tempo che la Commissione e il Parlamento europeo stanno lavorando per sviluppare filiere per la produzione di proteine vegetali, che siano alternative a quelle fornite dalla carne. Tra queste figura anche la canapa e il Parlamento europeo ha chiesto di recente che la pianta venga riconosciuta come “coltura proteica sostenibile”.
La European Protein Strategy
Nei giorni scorsi infatti è stata varata la European Protein Strategy che evidenzia la necessità di diversificare le nostre fonti di proteine, minimizzando la dipendenza da importazioni e orientando decisamente la strategia verso opzioni più rispettose dell’ambiente e sostenibili a lungo termine. I deputati hanno votato a favore della strategia con 305 voti contro 109, mentre 69 si sono astenuti.
Il riconoscimento della canapa nel testo arriva dopo una proposta avanzata dall’EIHA al Parlamento la primavera scorsa, che è stata sostenuta in diversi incontri con il relatore del testo, altri membri del Parlamento europeo e diversi gruppi politici.
“Abbiamo condiviso con loro una nota informativa e diverse pubblicazioni scientifiche, sottolineando il valore dei semi di canapa nella dieta umana” spiegano infatti dall’associazione europea che sottolinea di essere stata aiutata nel processo dall’eurodeputato Clara Aguilera (Spagna, Socialisti e Democratici), dall’eurodeputato Francisco Guerreiro (Portogallo, Verdi) e dall’eurodeputato Luke Ming Flanagan (Irlanda, Sinistra).
La canapa come coltura sostenibile per le proteine
L’implementazione della European Protein Strategy ha evidenziato con forza la critica necessità di diversificare le nostre fonti di proteine, minimizzando la dipendenza da importazioni e orientando decisamente la strategia verso opzioni più rispettose dell’ambiente e sostenibili a lungo termine. I deputati hanno votato a favore della strategia con 305 voti contro 109, mentre 69 si sono astenuti.
Nel testo, tra gli altri punti, viene scritto chiaramente che l’Unione europea “Riconosce il forte potenziale della canapa come coltura proteica sostenibile e sottolinea la necessità di armonizzare la sua regolamentazione a livello dell’UE per facilitarne la coltivazione e la trasformazione in alimenti e mangimi”.
Quindi si tratta di due buone notizie in un colpo solo: da un lato il riconoscimento della canapa e dall’altro la volontà di armonizzare la sua regolamentazione a livello europeo, evitando quindi le fughe all’indietro alle quali in questi anni siamo stati abituati dai nostri politici.
L’ultimo punto che riguarda il documento è il fatto che si sia considerato sia l’alimentazione umana, che quella animale, in un momento in cui sono attive diverse sperimentazioni come quella che vede coinvolti i salmoni in Scozia e che sta procedendo con ottimi risultati.
Redazione di Canapaindustriale.it